Vittorio Trainini
Nato a Mompiano di Brescia il 6 Marzo 1888,
Vittorio Trainini segue le orme dello zio Giuseppe, noto decoratore
bresciano, dal quale apprende direttamente sulle impalcature e nei
cantieri l’arte dell’affresco maturando in seguito
un’autonoma personalità e sviluppando una particolare
attitudine per la pittura di figura. La sua è comunque
sostanzialmente una formazione da autodidatta. Dopo aver
frequentato la Scuola Comunale di Disegno “Moretto” a
Brescia, allarga i suoi orizzonti autonomamente attraverso lo studio
dei grandi maestri del passato nei musei, nelle chiese e nelle
gallerie, specie a Roma dove frequenta la scuola di nudo di via
Ripetta ed entra in amicizia con Spadini, Carena, Zanelli, Bargellini
ed altri artisti.
Esordisce vincendo nel 1910 il concorso per
l’esecuzione figurativa di una sala nel padiglione lombardo
nell’Esposizione delle Regioni Italiane a Roma. Nel 1913
viene chiamato dall’architetto Andreani a Mantova per la
decorazione della nuova Camera di Commercio. Inizia anche a lavorare
per la committenza ecclesiastica, che sarà in seguito la sua
principale fonte di attività, affrescando più di cento
chiese, molte delle quali in Brescia, in provincia e in altre
città. Per alcuni anni insegna alla “Scuola Beato
Angelico” a Milano.
Coltivando insieme pittura, scultura
ed architettura, progetta e dirige la costruzione delle chiese di S.
Rocco a Concesio, S. Biagio a Soprazzocco, la chiesa dei Cappuccini a
Brescia e la casa d’abitazione dello zio Giuseppe sempre a
Brescia. Esegue cartoni per opere lignee, disegni di tessuti e
ricami per paramenti liturgici, progetta vetrate e pavimenti musivi,
ferri battuti oltre ad una notevole quantità di quadri ad olio
(ritratti, paesaggi, nature morte). È impegnato in attività
di grafica con diverse case editrici, fra le quali la “Morcelliana”
di Brescia per l’allestimento dei “I Santi
Evangeli”. Interessanti gli studi preparatori per
l’esecuzione degli affreschi nelle chiese costituiti da disegni
dal vero, bozzetti e cartoni. Particolare interesse hanno suscitato
le elaborazioni grafiche tratte dalla natura: rocce, piante, nubi,
pietre dipinte. Sono specialmente queste interpretazioni che hanno
fatto scrivere al grande storico dell’arte Federico Zeri la
seguente nota: “Le opere di Vittorio Trainini sono, nel
campo specifico, molto notevoli e curiose. Assai interessante è
poi l’aggancio con prodotti naturali per successive
elaborazioni formali, un procedimento che si riallaccia ad una assai
antica tradizione. Debbo però aggiungere che questo tipo di
produzioni, specie sacre, è ancora troppo vicino alla nostra
epoca e che il nostro occhio è ancora troppo condizionato dal
gusto delle Avanguardie per venire valutato obiettivamente. Verrà
il momento giusto per una lettura spassionata”.
Dagli
anni Trenta in poi esegue affreschi in numerevoli chiese. Da
ricordare i cicli di Edolo, Bagnolo Mella, Bovegno, Carpenedolo,
Concesio, Pompiano, Pievedizio, Nave, Clusane, Calvagese, Sabbio
Chiese, Isorella, S. Colombano al Lambro, Paderno Ponchielli ed a
Brescia nella chiesa del centro Pastorale Paolo VI, nella Cappella
del Vescovado, nelle chiese di S. Francesco da Paola, di Cristo Re in
Borgo Trento, del Ss. Sacramento e delle Adoratrici. Nel 1936,
dopo aver vinto due concorsi internazionali, inizia la decorazione
della basilica del S. Cuore a Lugano (CH) che verrà completata
dopo la guerra tra il 1947 e il 1951. L’esecuzione di questo
grande ciclo di affreschi venne commentata da saggi di diversi
critici d’arte, fra i quali Servolini, Mezzana, Barth e Charles
du Mont. Nel 1951 è chiamato a decorare la Cappella della
Guardia Palatina in Vaticano, dove in tre grandi affreschi sono
rappresentate scene della vita di S. Pietro.
Per la sua
attività artistica, nel 1933 è fatto cavaliere
dell’Ordine di S. Silvestro, nel 1936 Accademico Virtuoso
d’onore dell’Accademia dei Virtuosi al Pantheon di Roma e
nel 1945 diventa socio effettivo dell’Ateneo di Brescia. Una
delle ultime opere in affresco eseguite è la decorazione
dell’abside e transetto della parrocchiale di Lumezzane S.
Sebastiano (1956).
Vittorio Trainini si è spento il 19
Agosto dell’anno 1969 nella sua casa di Mompiano.
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